La scheda dedicata alla Death Valley National Park.
Qui potete trovare le informazioni utili per la visita di questo stupendo parco
nazionale
DEATH VALLEY NATIONAL
PARK
- California-
Introduzione
- Accessibilità -
Ingresso - Muoversi nella Death
Valley - Clima
- Dove Alloggiare -
PRENOTA L'ALBERGO - Qualche consiglio
utile per la sopravvivenza - Cose
da vedere... cose da fare
- Trails
- Quanto
tempo dedicare alla visita -
Da vedere nelle vicinanze -
Link utili
- Contatti
e numeri utili - Photogallery,
webcam, panoramiche 360° - Mappe
“Grazie a Dio siamo usciti da questa
valle della morte” Fu questa espressione di uno dei superstiti dei
49rs, un gruppo di mormoni, che capitò nel deserto a cavallo di California
e Nevada durante il periodo della conquista dell’ovest (la famosa Corsa
all’oro), a dare il nome a questo parco nazionale.
E’ facilmente intuibile che un parco che porta un nome del genere, così
tetro e cupo rappresenta luoghi e ambienti al limite della sopravvivenza umana,
ragion per cui migliaia di turisti vengono attratti da uno degli scenari più
bollenti degli interi USA..
A parte l’affermazione dell’esploratore superstite,
alcune cifre sulla Death Valley, spiegano cosa sia realmente questo angolo remoto
della California. Nella “valle della morte”, così
come la chiamiamo noi, sorge il punto più basso di tutto l’emisfero
nord , Badwater, si trova a -86 slm, mentre tutto attorno,
alti picchi del Panamint Range, frutto dell’azione delle
placche continentali (non a caso passa da qui la temuta Faglia di S.Andrea),
superano i 3300 metri di altitudine.
Basti pensare che Telescope Peak (3368 m), la vetta più
alta del Panamint Range (parte ovest del parco), dista in linea d’aria,
dal suo opposto, Badwater non più di 20 km!!! Il Mount Whitney,
la più alta vetta degli USA (4418 metri), si trova a non più di
100km dal punto più depresso!!
Questa conformazione geologica scatena all’interno della
valle un clima al limite della sopportazione fisica. Le fresche correnti oceaniche
e la vicina Sierra Nevada, non riescono a mitigare il clima, l’effetto
catino dovuto alle alte vette che circondano un po’ dappertutto la vallata,
non fanno altro che aumentare ancor di più le temperature. Ecco qualche
cifra che forse fa capire meglio cosa sia la Death Valley; temperature medie
estive, comprese tra i 40 e 50°, già a partire della primavera il
termometro supera i 40°; 57° è la stata la temperatura massima
mai registrata (nel 1913), sempre in quell’anno, venne registrata la temperatura
più bassa (-9°). Nell’estate del 1994, la temperatura di ben
49° venne superata per 31 giorni. Umidità relativa praticamente nulla,
piogge ridotte al lumicino, ma in grado, anche d’estate, di spazzare via
e rendere impraticabili e percorribili interi tratti stradali (flash flooding).
Apparentemente potreste pensare che la Valle della Morte sia
solo un deserto arido, forse anche un po’ monotono, non meritevole di
esser visitato con attenzione....purtroppo è l’approccio più
sbagliato!
Molti affrontano la visita con la convinzione di visitare un luogo spettrale,
inospitale, quasi lunare, dove forse la vera attrazione è la resistenza
al limite della sopportazione fisica, dettate dalle condizioni climatiche del
posto; alla fine della visita la gente si ricrede e trova la Death Valley un
parco sorprendente e variegato: alte montagne, ampie distese salate, laghi prosciugati,
profondi e variopinti canyon, dune di sabbia e vecchie miniere abbandonate fanno
della Death Valley uno dei parchi più completi del sud ovest.
Nonostante il caldo infernale la vita nella Valle della Morte è sorprendentemente
rigogliosa, non a caso, in primavera, le distese arse dal sole, si riempiono
di fiori, palme e cactus; ci sono un infinità di specie animali, dal
serpente al crotalo, fino ad arrivare ai Coyote e ai Roadrunner (il bip bip
dei cartoni animati); nelle viscere della terra scorrono grandi laghi sotterranei,
che affiorano in pozze d’acqua in superficie anche nei mesi caldi. Spesso
molte di queste specie acquatiche presenti nei vari stagni sono tra le più
rare del pianeta!
Non vi stupisca, quindi, che uno dei motivi per cui migliaia di turisti vengono
appositamente da queste parti, è per un puro aspetto legato alla natura.
Nonostante l’origine geologica sia piuttosto antica (circa
10000 anni fa),e la sua scoperta casuale (risalente al 1849), la Death Valley
è un parco nazionale tra i più recenti. Soltanto nel 1933 il Presidente
Hoover, dichiarò il Parco come Monumento Nazionale, mentre, grazie al
Presidente Bill Clinton, nel 1994, le aree della valle della morte vennero elette
a Parco Nazionale.
Accessibilità
La valle della morte si trova a ridosso del confine est della
California con il Nevada, a circa 200 km ad
ovest di Las Vegas, circa 550 km da Los Angeles.
Proprio per la sua collocazione geografica,la Death Valley, è uno dei
maggiori crocevia sia per coloro che da Los Angeles si spostano a Las Vegas
(e viceversa), sia per coloro che da San Francisco, via Yosemite e Sequoia &
Kings Canyon National Park, cercano di raggiungere Las Vegas (e viceversa) e
da qui tutta la regione dei grandi parchi del sud ovest.
Per chi transita sulla I-15, da Los Angeles
a Las Vegas (e viceversa), l’accesso al parco avviene all’altezza
della città di Baker, piccolo centro in mezzo al deserto
Mojave, riconoscibile per il termometro più grande del
mondo. Alto 134 piedi (42 metri), ricorda la temperatura più alta mai
registrata (nel 1913) da queste parti (134° C = 57° centigradi).
Imboccando la strada 127 all’altezza di
Shoshone è possibile svoltare a sinistra sulla 178,
raggiungendo il fondovalle, transitando per i luoghi simbolo del parco Badwater,
Devil's Golf Course, Artist Drive; in alternativa,
è possibile proseguire oltre Shoshone e raggiungere Death Valley
Junction, svoltare a sinistra sulla 190, passando
per Zabrieskie Point e per l’imbocco di Dante’s
View.
Per chi arriva da Las Vegas, l’accesso
consigliato è ad est del parco. Prendendo la US95, direzione
North West, uscire all’altezza di Amargosa Valley, seguire
per Death Valley Junction e poi lungo la 190 in direzione del Visitor
Center di Furnace Creek.
Per chi proviene da ovest, ed in particolare per coloro che provengono
da San Francisco, Yosemite N.P. , Sequoia & Kings Canyon N.P., consiglio
di raggiungere la città di Ridgecrest, proseguire sulla
178, passando da Trona, ed entrare nel parco all’altezza
di Panamint Springs, proseguire poi per Stovepipe Wells,
e poi verso sud, lungo la 190 in direzione del Visitor Center.
Per chi proviene da Yosemite, via Tioga Road, oppure dal Lake
Tahoe, l’accesso più comodo è all’altezza del paese
di Lone Pine, sulla I-395, deviando successivamente
sulla strada 136 in direzione di Panamint Springs.
Infine due accessi da Nord-Est, poco battuti dai più classici
itinerari, consentono l’accesso al parco per chi proviene dalla parte
settentrionale del Nevada (basti pensare all’Area 51 o da Reno). Tra i
due, l’accesso da Beatty, lungo la 374, è quello
consigliato mentre quello di Scotty’s Castle Junction,
sulla 267, permette di entrare nel punto più a nord del parco, utile
ad esempio se si vuole visitare Scotty’s Castle e l’Ubehebe
Crater.
^ torna indietro
Ingresso
Come tutti i parchi nazionali d’America la Death Valley è gestita
dal NPS (National Park Service) e grazie anche alle favorevoli
condizioni meteo è aperto tutto.
Come ogni parco l’ingresso è a pagamento (entrance fees), che si
può effettuare in contanti o con carta di credito. L’ingresso al
parco è di 10$ per il Veichle Pass ed è valido
per 7 giorni (auto più passeggeri). Per i visitatori che viaggiano in
moto o bici l’ingresso costa 5$. Molto utile se si visitano parecchi parchi
nazionali è il National Park Pass, che consente l’accesso
per un anno a qualsiasi parco nazionale gestito dal NPS; il costo è di
50 $ e può essere acquistato on-line o direttamente all’ingresso
del primo parco che incontrerete.
Per acquistare il Pass o per maggiori informazioni, clicca
qui
A differenza di molti parchi dove l’ingresso si paga ad un apposito
casello con sbarra, posto sul confine geografico del parco, nella valle della
morte la postazione dei Rangers, si trova quasi nei pressi del Visitor Center.
Questo vi permette di visitare e transitare in alcuni posti famosi del parco
senza nemmeno pagare. Durante le ore più calde e in estate, la postazione
dei Rangers è addirittura vuota, lasciando al buon senso, un offerta
libera (che solo noi furbi italiani non diamo).
Oltre al Visitor Center di Furnace Creek è possibile
ottenere informazioni, consigli, mappe e guide, informazioni sullo stato delle
strade e altro ancora, presso i Visitor Center di Stovepipe Wells
e fuori dal parco, nella città di Lone Pine, lungo la
I-395.
^ torna indietro
Muoversi nella Death Valley
E’ consigliabile muoversi esclusivamente con la propria macchina. Date
le elevate temperature, l’autostop è vietatissimo, mentre non ci
sono navette gratuite, come invece ci sono in altri parchi, che vi portano in
vari punti del parco.
La Death Valley è quindi visitabile solo da chi ha un proprio mezzo a
disposizione, obbligatoriamente dotato di aria condizionata accesa quasi sempre!!!!
Nella Death Valley non arrivano aerei e treni, ne al tempo stesso bus di linea,
come il Greyhound o simili. Le città più vicine dotate di tali
servizi sono Las Vegas e Barstow (bus).
Nonostante siamo in un ambiente desertico, anche d’estate, è possibile
imbattersi in forti temporali con violente piogge in grado di creare profonde
voragini nell’asfalto; capita anche che interi tratti di strade vengono
spazzati via letteralmente, rendendo inaccessibili alcune luoghi della valle.
Prima di partire alla volta della Death Valley è consigliabile contattare
il numero verde gratuito 760 786 3200, dove, un nastro registrato,
vi informa in tempo reale sulle condizione delle vie d’accesso e transito
del parco.
Capita di sovente anche nei mesi estivi che forti acquazzoni compromettono
seriamente lo stato delle strade, tutto sommato il manto stradale è gettato
su un fondo di sabbia e terreno molle, quindi soggetto alla formazioni di voragini,
sconnessioni ecc... Questo fenomeno noto Flash Flooding legato
alle forti piogge, potrebbe influenzare fortemente la vostra visita, se non
addirittura (e non è così tanto raro, nel mese di luglio-agosto)
costringervi ad annullare la tappa. Cercate di aver sempre pronto un programma
alternativo, nel caso, ma non ve lo auguro, non si riesca in nessun modo a raggiungere
comodamente la Death Valley.
Potete controllare lo stato delle strade, dal sito ufficiale del NPS (con reports
quotidiani), al seguente link: Standard
road conditions
L'attraversamento delle Death Valley è fortemente sconsigliato a chi
si muove con i camper, addirittura molte società, nei mesi di luglio
e agosto non danno i propri mezzi a chi ha intenzione di passare da queste parti.
Sempre per via del caldo elevato, anche nei mesi di giugno e settembre, chi
noleggia il Camper e attraversa la Valle della morte, lo fa sotto la propria
responsabilità. E' ovvio che se vi succede qualcosa, dalla semplice avaria,
ad incidenti o altro, in queste situazioni qui l'assicurazione che avete stipulato
non ha alcuna validità, si corrono quindi gravi problemi sia finanziari
che legali.
^ torna indietro
Clima
Ormai è chiaro, il clima della Death Valley è caldissimo, spesso
rovente a partire già dalla primavera. Temperature oltre i 40 da maggio
a ottobre, mentre per il restante periodo dell'anno le temperature medie non
scendono mai sotto i 18 gradi del mese di gennaio, che è il mese più
freddo. Per la vastità del luogo e per i forti dislivelli presenti, il
clima del fondovalle è certamente diverso di quello delle montagne circostanti;
in inverno le vette sono innevate e le temperature sono tipicamente da montagna.
Le piogge sono molto ridotte durante tutto l'arco dell'anno, senza una grossa
distinzione tra estate ed inverno, anche se la violenza di certi temporali estivi
può creare danni alle strade.
Il periodo consigliato per la visita del parco è ovviamente quello primaverile,
quando la temperatura è ancora accettabile e le ampie distese son coperte
da rigogliosa vegetazione e piccoli specchi d’acqua. Anche d’inverno
il clima è ideale ma assai variabile, di giorno si corre il piacevole
rischio di andare in giro con una maglietta a maniche corte. In inverno certamente
l’escursione termica tra il giorno e la notte è molto forte, le
temperature scendono anche sotto i 10° per cui, se vi muovete con la tenda,
cercate di avere la giusta attrezzatura. Quasi tutti però visitano la
valle della morte in piena estate, non è certamente il periodo migliore
solo ed esclusivamente per le temperature comprese tra i 40 e 50°, per il
resto questo parco, mantiene intatte tutte le sue peculiarità.I mesi
più caldi sono luglio (46° di media) e agosto (45° di media),
mentre i mesi di giugno e settembre , viaggiano a circa 43° di media.
^ torna indietro
Alloggiare nella Death Valley
All’interno della Valle della Morte, c’è solo un albergo,
lussuoso e carissimo, ed è il Furnace Creek Inn & Ranch
(costo medio sui 200-250 $ a notte), situato in un oasi artificiale nel cuore
dell’ omonimo Visitor Center.
Per il resto, il parco non offre molte altre soluzioni, eccezion fatta per la
zona nord ovest, di Panamint Springs, con il Panamint Springs Resort
(forse è chiuso e chiedo conferma), e allo Stovepipe Wells Village.
Sono in ogni caso alberghi/lodge molto piccoli, circa 40 stanze l’uno
per cui non sono in grado di sopperire l’elevato numero di turisti di
passaggio, quindi sono quasi sempre al completo.
La zona a sud, sud-est del parco è certamente quella più ricca
di soluzioni, anche diversificate nei prezzi.
Ad Amargosa Valley, sorge l’Amargosa Hotel, un albergo
alquanto particolare. L’hotel, dall’aspetto simile ad una Hacienda
messicana, con porticati areati e muri bianchi, è di proprietà
di un eccentrico personaggio, la signora Martha Becket.
Questa signora, ormai un po’ vecchiotta, era una ballerina che rimase
in strada da queste parti, si innamorò a tal punto del deserto che decise
di trasferirsi definitivamente, aprendo nel 1968 l’Amargosa Opera House,
un teatro per operette e balletti. Ogni lunedì alle 20 da ottobre ad
aprile, da oltre 30 anni vanno in scena balletti e altre rappresentazioni, spesso
curate negli allestimenti e nei vestiti di scena direttamente dalla stessa Martha!
Il posto è davvero stranissimo...ma chi diavolo va a vedere un balletto
in pieno deserto..nel nulla più totale???? Per continuare con le stravaganze
di questo insolito alberghetto (10-20 stanze), si narra che esiste pure un fantasma
che gira nelle stanze...a supporto di questa tesi, molti degli avventori vengono
solo ed esclusivamente per vedere (o cercare) il fantasma....è business
pure questo o no???
Altri alloggi si trovano a Shoshone, a Parhump
e soprattutto a Baker, che è la cittadina forse più
sviluppata. Per chi proviene da ovest, Ridgecrest dista poco
più di ore dal parco, ha un ottima dotazione di alberghi e motel anche
a prezzi davvero contenuti.
Personalmente sconsiglio il pernottamento in campeggio, viste le alte temperature
estive, ma anche per il fatto che di notte lo sbalzo termico è davvero
forte, anche nell’ordine di 30 gradi in meno!!!!
Alcuni campeggi sono addirittura chiusi d’estate, poiché completamente
al sole, altri invece hanno dotazioni minime, se non precarie a livello di servizi
igienici.
Nei pressi del Visitor center, c’è il Furnace Creek Camping,
che forse è quello più adatto per una sosta, anche se non ha al
suo interno le docce (da utilizzare i servizi del vicino Visitor Center). Altri
camping sorgono a Scotty’s Castle (Mesquite Springs Camping)
e a Wildrose, sorge una piccola area per tende, che però ha il grosso
difetto di essere lontanissima da tutti i luoghi di maggior interesse..e quindi
fortemente sconsigliato!
Consulta la sezione dei link per trovare ulteriori info sugli hotel
Prenota un
Albergo nella Death Valley National Park - Powered by Expedia
Cerca
e Prenota un Hotel nella Death Valley National Park (California)
- TUTTE LE SISTEMAZIONI DEI DINTORNI -
Sistemazioni
a Ridgecrest (California) (cerca e prenota)
Sistemazioni a Las Vegas (Nevada) (cerca e prenota)
^ torna indietro
Qualche
consiglio utile per la sopravvivenza
E’ meglio muoversi alle prime ore della giornata in modo
da sfruttare fin da subito le temperature non ancora elevate per fare delle
passeggiate, dei trails (sentieri).
Controllate con attenzione lo stato del vostro veicolo prima di mettervi in
moto per la Death Valley; in particolare controllate il livello di acqua nel
radiatore, fonte numero uno di guasti. All’interno del parco ci sono decine
di posti dove poter far scorta d’acqua (non potabile) per il vostro radiatore,
c’è pure una piccola officina a Furnace Creek .
Prima di partire alla volta del parco fare tassativamente il pieno di benzina,
per centinaia di km troverete solo deserto, zone aride e poche forme di vita,
i paesi che si incontrano si posson contare sulle dita di due mani. All’interno
del parco, ci sono 3 stazioni di servizio (Furnace Creek, Scotty’s Castle,
Panamint Springs), hanno ovviamente il carburante, ma costa ovviamente il doppio
rispetto al resto degli USA.
E’ consigliabile “staccare” ogni tanto l’aria condizionata
della macchina, per far riposare il veicolo; è consigliabile fare ciò,
ad esempio lungo le strade in salita, spesso ripide, e dove il motore soffre
parecchio.
E’ già stato detto, senza aria condizionata non pensate minimamente
di passare nei mesi caldi da queste parti. Si arriva a perdere un litro di liquidi
per ogni ora passata a cuocere tra le lamiere!!!!
Acqua....acqua..acqua..sì portatevi dietro quanta più acqua da
bere riuscite...in media anche 4-5 litri a testa!!!
Mi sembra superfluo e scontato, ma lo ripeto, siccome fa un caldo pazzesco e
di ombra non se ne parla assolutamente, proteggetevi il più possibile
da scottature e colpi di sole; quindi abbigliamento adeguato (ideale che copra
anche mani e gambe), cappellino sempre in testa, creme solari e occhiali da
sole!
^ torna indietro
Continua
>>>